Tesla non si ferma davvero più, infatti i ritardi del lato automobilistico dell’azienda non fermano invece il lato energetico, con questa grande novità annunciata nell’Ottobre 2017 e che inizierà a prendere vita negli USA da gennaio/febbraio 2018, l’azienda statunitense stacca la concorrenza di un altro paio di anni … ma in Europa soprattutto in Italia avrà lo stesso effetto?

Partiamo dal principio, infatti è ormai di Ottobre 2017 il clamoroso annuncio fatto durante un seguitissimo evento da Elon Musk, patron di Tesla, di aver installato sulla propria abitazione la Tesla Solar Roof cioè un tetto composto interamente da tegole capaci di convertire energia solare!
Gli esperti del settore non coglieranno il sensazionalismo di questa notizia, poiché le tegole fotovoltaiche si erano già viste, ma Tesla ha avuto la capacità di trasformare un prototipo in prodotto commerciale finito pronto per il grande pubblico, industrializzandolo e contenendone i costi.

Infatti le installazioni in America sono iniziate a Giugno 2017 e sappiamo che un tetto solare costa 21,85 $ per piede quadrato (0,092 metri quadri), approssimativamente poco più di 200 € per metro quadro.
Le tegole di Tesla sono realizzate in vetro, ideate per essere efficienti, pratiche ed adatte a diversi stili di abitazioni grazie a quattro diverse finiture: Smerigliata, Liscia, in Ardesia o Toscana, quest’ultima sembra proprio la più adatta allo stile dei tetti italiani. Gli ingegneri di Tesla hanno anche pensato di fugare i dubbi di chi poteva mettere in discussione la loro resistenza, diffondendo un video in cui una tegola resiste al colpo di un grosso blocco di ghiaccio. (lo potete trovare tranquillamente su Youtube)

La strategia commerciale di Tesla punta tutto sulla durata del prodotto e sul profitto che il cliente ne potrà ricavare. Infatti offre una garanzia infinita sul prodotto (impegnandosi a intervenire sulla singola tegola fino a quando la casa si reggerà in piedi) e una garanzia di 30 anni sulla produzione complessiva dell’impianto. Fattori che farebbero sicuramente crescere il valore immobiliare dell’abitazione stessa.

Per quanto riguarda invece l’ingente costo iniziale, Tesla promette che nell’arco di circa 30 anni l’impianto sarà in grado di ripagarsi da solo attraverso l’energia prodotta dal tetto, consigliando caldamente l’accoppiata con la batteria di accumulo Tesla Powerwall 2 così da poter immagazzinare quanto prodotto possibile e di utilizzarlo quando il sole non c’è, azzardando addirittura la previsione di un possibile guadagno per il cliente. A prova di questo, mette a disposizione un Energy Calculator in grado di prevedere precisamente in quanti anni si riuscirà ad ammortizzare l’investimento iniziale. (ATTENZIONE: questo strumento tiene conto degli sgravi fiscali presenti negli U.S.A.! Che non sono presenti in Italia)

Ma in Italia???

Al di là del caso americano, la cosa che ci interessa affrontare è quanto il Tesla Solar Roof sia conveniente nella nostra realtà. Nel nostro Paese il tetto solare è già ordinabile dal sito Tesla, ma le installazioni fuori dai confini statunitensi inizieranno solo nel 2018. Proprio per questo è difficile ora fare una fotografia esatta di spese e ricavi effettivi. Per fare una previsione ci si può però orientare sui costi per ricoprire la superficie del tetto medio di una casa.

Infatti paragonando la spesa di una copertura con tegole tradizionali abbinata ad un impianto fotovoltaico di media potenza pari a 6 kW (€9.000 per un tetto di 40 mq per il fotovoltaico), la spesa iniziale richiesta per un Solar Roof appare ancora troppo alta rispetto ai costi a cui siamo abituati ($20.000 per un tetto di 57 mq di cui solo il 70% è adibito al solare) e i tempi di ritorno dell’investimento sono troppo lunghi. Questo è una criticità già emersa anche negli USA: perché il tetto solare di Tesla costa 52.300$ per circa 185 metri quadrati contro i circa 26.000$ per una copertura standard più i pannelli.

Quindi installare pannelli fotovoltaici resta ancora la migliore soluzione di autoconsumo? Allo stato attuale, senza dati certi sulle caratteristiche tecniche validi per il nostro Paese e comprovati risultati in ritorni energetici, sembrerebbe proprio che la conquista dell’Italia da parte dell’ultima creatura di Elon Musk debba ancora attendere, soprattutto per la mancanza di relativi supporti finanziari forniti dallo Stato.